Le Isole Eolie, o Isole Lipari, sono un arcipelago di origine vulcanica, situato nel Mar Tirreno, in provincia di Messina, a Nord della costa della Sicilia. Le Isole Eolie sono la parte emersa di antichissimi vulcani: la loro composizione geologica si evince dalle sorgenti termali e da crateri tuttora attivi, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario, e per questo sono state nominate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Le origini del nome di questo arcipelago risalgono alla mitologia greca: erano infatti il regno di Eolo, dio dei venti, del dio Vulcano e dei Ciclopi.
Oggi le Isole Eolie sono meta di turisti per una vacanza – avventura in un mondo perduto nel tempo dove in intimo colloquio con la natura vivrete alla scoperta di innumerevoli spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni, ai quali si aggiunge l’incomparabile varietà e ricchezza dei fondali marini. Le bellezze naturali ed i vari aspetti geologici e vulcanologici assieme ai settemila anni di storia, che scoprirete visitando i villaggi preistorici ed il Museo Archeologico di Lipari, fanno dell’arcipelago eoliano una delle località turistiche più originali ed interessanti, dove l’attrezzatura turistica contribuisce ad offrire, in ogni periodo dell’anno, una vacanza da sogno.
Alicudi:
L’isola è la più occidentale delle Eolie, fuori dalle rotte commerciali, con pochi abitanti e senza il turismo di massa che altre isole conoscono, Alicudi conserva ancora tutto il suo fascino naturale. Chi arriva ad Alicudi s’immerge in una dimensione di vita ormai altrove perduta.
Filicudi:
Ancora oggi Filicudi è sentita come isola remota, anche dagli abitanti di Lipari. In effetti, ciò che la fa sentire lontana, non è tanto la distanza ma qualcosa di più profondo: è una distanza nel tempo, nel modo di essere dell’isola e della sua gente, è lontananza dal mondo comune. E’ meraviglioso il ciclo a Filicudi, dove non vi è illuminazione stradale e le stelle non sono mortificate ed offuscate, rendendo magico il cammino nelle notti di luna piena.
Lipari:
Le sue coste alte e rocciose con faraglioni e grotte non scoraggiano i numerosi turisti che ogni anno ne fanno meta di soggiorno. Il centro principale è posto in un’insenatura della costa meridionale dell’isola, costituita per lo più di materiali lavici. Zona di scavi di grande rilievo, ne è testimonianza il parco archeologico della contrada Diana, costituito da parte di una struttura muraria e da una torre greca del V sec. a.C. Nel museo archeologico eoliano si può ammirare il “gruppo di Lipari” (ca. 320-300 a. C.), vasi caratterizzati dall’abbondante uso di colori vivaci (rosso, azzurro, verde, giallo, bianco).
Panarea:
La più piccola delle Eolie ma per fascino e bellezza è davvero unica. Ogni volta che una nave o un aliscafo giunge al molo del piccolo Porto di San Pietro, si ripete un rituale. Decine di persone, tra villeggianti ed abitanti, sono lì per vedere chi arriva o per salutare chi parte. Deve il suo nome alle caratteristiche fisiche del terreno – Panaria tutta sconnessa – che consentono, comunque, delle piacevolissime passeggiate tra hibiscus, piante di capperi e buganvillee.
Salina:
Un grande senso di quiete, serenità e bellezza. Un’isola viva che coltiva ancora i suoi campi e incrementa la produzione della malvasia il “nettare degli dei”. L’attuale nome deriva, invece, dalla salina, oggi laghetto salmastro, che si protende vicino alla costa verso Lipari. Il sale, qui prodotto, era indispensabile e veniva utilizzato per conservare il pesce e i capperi. Sull’isola è stato girato il film “II Postino” di Massimo Troisi.
Stromboli:
Ben nota fin dall’antichità per il suo vulcano in attività continua, qui secondo la leggenda sorgeva la reggia di Eolo (la bronzea sulle alte colonne) ed il colore di alcune zone dell’isola conferma l’esatta immagine poetica di Omero. Di certo le esplosioni del cratere sono state uno dei fari più conosciuti nell’antichità per migliaia di navigatori.
Vulcano:
è la prima isola che si incontra provenendo da Milazzo, da cui dista solo 12 miglia. In prossimità del porto, si è stupiti sia dalla bellezza del luogo sia dall’acre odore di zolfo che impregna l’aria. Il fenomeno, cui ci si abitua presto, è dovuto alle “fumarole”, esalazioni ad alta temperatura di vapore acqueo, zolfo e anidride carbonica che si sprigionano dal cratere o da fessure del terreno. Le fumarole ci rammentano che il vulcano è sempre attivo. L’isola deve il suo nome all’imponente attività vulcanica che ha sviluppato nei millenni.
in traghetto: partenze da Napoli per le Eolie con ALISCAFI SNAV, da Milazzo con Siremar e NGI, da Cefalù e Palermo con Ustica Line
in aereo: gli aeroporti più vicini sono: Palermo, Catania.
in crociera: Le principali compagnie di navigazione, soprattutto quelle di lusso (Silversea Cruises, Windstar Cruises, Club Med Croisieres, Seabourn, Scenic Cruises) ormai da molti anni propongono Lipari come destinazione. Le navi rimangono ormeggiate in rada, e con un servizio tender i passeggeri vengono trasportati fino alla caletta nel porticciolo.
Catania, Messina, Palermo, Porto Empedocle, Siracusa, Taormina, Trapani.